Lectio sulla Terza Domenica del Tempo Ordinario anno B

VENITE DIETRO A ME, VI FARO’ DIVENTARE PESCATORI DI UOMINI

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie. (SALMO 24

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

 

+ Dal Vangelo secondo Marco 1,14-20

 

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. Parola del Signore

 

LECTIO

«Ricevettero da lui le reti della parola di Dio e le gettarono nel mondo, come in un mare profondo».

Sant’Agostino, Discorso, 248,2

 

Tutto il vangelo di Marco è un invito alla fede e alla sequela di Gesù, che annuncia e attua il Regno di Dio  in mezzo agli uomini. Esso è  tutto scandito da chiamate ad entrare nei progetti di Dio, fino all’ultima conversione, quella del centurione che dopo la morte esemplare di Gesù sulla croce esclama:”Costui è veramente il Figlio di Dio”!

Dopo l’arresto di Giovanni Battista Gesù riprende con la sua predicazione popolare il tema del Regno  di Dio, ma su nuove basi. Il Regno di Dio come giudizio severo, inesorabile e incombente su una generazione corrotta e peccatrice, secondo il Battista, lascia il posto ad un tempo positivo di misericordia divina e alla speranza di conversione dei peccatori, portato da Cristo. Alla paura di una imminente condanna subentra la buona notizia (vangelo) di un tempo (limitato) di conversione e di perdono divino aperto a tutti, buoni e cattivi, ebrei e pagani. Il Regno di Dio è già presente  operante nella persona di Cristo e dei suoi discepoli, i quali annunziano i sogni di Dio e i suoi progetti di salvezza per tutti gli uomini. Essi istruiscono il popolo, lo ascoltano, si prendono cura della gente nel corpo e nello Spirito e annunciano il perdono di Dio per tutti i pentiti di cuore, senza bisogno dei sacrifici del tempio.

La chiamata dei primi quattro discepoli segue lo schema narrativo di tutte le chiamate bibliche.

E’ Gesù che a nome di Dio prende l’iniziativa, non i discepoli (secondo il racconto più verosimile del vangelo di Giovanni); la chiamata è improvvisa, sorprendente e senza richiesta di requisiti o meriti umani; richiede piena adesione alla causa del Regno di Dio, tesoro superiore ad ogni altro, per il quale spendere tutta la vita; essa richiede l’abbandono dello stile di vita precedente; infine il discepolo deve condividere la vita, le prove e i rischi del maestro senza pretendere l’indicazione di programmi o obiettivi precostituiti.

Il Regno è dunque il sogno di Dio e la grande avventura dei discepoli: liberare gli uomini da ogni tipo di male, educandoli a vivere insieme malgrado tutte lo loro diversità, nella conoscenza, nel rispetto reciproco e nell’amicizia dei fratelli dello stesso Padre. “Vi farò diventare pescatori di uomini!”. L’immagine della rete dei pescatori può allora diventare metafora della Parola di Dio come strumento missionario degli apostoli per raccogliere  “ogni genere di pesci”, cioè per salvare tutti gli uomini nelle loro più diverse provenienze, lingue e culture. La Parola di Dio infatti  con  la forza dello Spirito è capace di  mettere in comunicazione  Dio e gli uomini, gli uomini tra loro e ciascuna persona con il suo cuore. Essa è anche il ‘sacramento’ che accomuna ebrei e cristiani, cattolici, protestanti e ortodossi riconducendoli alla loro origine e identità profonda.

 

PER LA RIFLESSIONE PERSONALE

1/ Viviamo il nostro battesimo come una chiamata quotidiana a collaborare con Cristo, a offrirgli i nostri pensieri e le nostre azioni ?

2/ Attraverso l’esperienza drammatica della pandemia, per la prima volta globale, quale chiamata di rinnovamento e di speranza ci sta rivolgendo il Signore Gesù? Quali nuove priorità collettive?

 

COLLETTA

O Padre, che nel tuo Figlio venuto in mezzo a noi
hai dato compimento alle promesse dell’antica alleanza,
donaci la grazia di una continua conversione,
per accogliere, in un mondo che passa,
il Vangelo della vita che non tramonta.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. AMEN

 

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